La protezione del brand è una priorità per le aziende
La protezione del brand è una priorità per le aziende
La protezione del brand online non può più essere affidata unicamente a un singolo dipartimento a causa dell’espandersi dei rischi e delle minacce presenti online. L’implementazione di una strategia richiede la partecipazione del top management con il coinvolgimento di diverse aree di business.
L’evoluzione di Internet e la proliferazione dei social media mettono le aziende in condizione di doversi difendere da numerosi pericoli: dalla contraffazione all’impersonificazione, dalle frodi alla pirateria, che impattano su fiducia dei consumatori, reputazione, mercato e bilancio. È indispensabile avere una strategia di protezione del brand per far fronte alle minacce online in aumento, nonché alla nuova generazione di criminalità online che cerca metodi innovativi per guadagnare traendo vantaggio dal brand. Proteggere il proprio nome e i propri consumatori è diventato fondamentale per le organizzazioni
PROTEZIONE DEL BRAND: COSA DICONO I NUMERI
La nuova ricerca commissionata da MarkMonitor, che ha coinvolto 600 decision maker nel marketing di diversi settori, ha evidenziato che il 72% degli intervistati pensa che la protezione del brand stia ricevendo maggiore attenzione a causa dell’aumento dell’interesse per la sicurezza informatica.
Il 46% degli intervistati ha affermato di aspettarsi un maggior coinvolgimento dal consiglio di amministrazione, mentre un altro 46% ritiene che i team IT e di sicurezza abbiano un ruolo sempre più importante nello sviluppo di strategie di protezione del brand. La maggior parte crede inoltre che la responsabilità per la protezione del brand muterà nei prossimi anni.
IL CONSUMATORE AL CENTRO
L’obiettivo primario di qualsiasi strategia di protezione del brand dovrebbe essere quello di proteggere i consumatori. In effetti, l’84% degli intervistati ha evidenziato che il comportamento dei consumatori gioca un ruolo prioritario nei propri programmi di protezione.
Dando la priorità alle violazioni più facilmente accessibili ai consumatori, e dove di conseguenza è più probabile che incontrino minacce, è possibile essere più efficaci e risparmiare tempo e risorse in quanto non è necessario rimuovere ogni singola violazione. Questo metodo permette inoltre di proteggere maggiormente i propri clienti. Per farlo in modo efficace è necessario comprendere da dove abbiano origine le minacce e, di conseguenza, identificare quali siano le migliori tecnologie per debellarle. È stato chiesto agli intervistati dove oggigiorno si concentrassero maggiormente le minacce: il phishing (37%), i social media (36%) e i siti web non autorizzati (34%) sono tra i primi pericoli segnalati.
LA TECNOLOGIA
Contraffattori, pirati e criminali informatici stanno diventando sempre più sofisticati nei propri metodi, ma anche la tecnologia sta avanzando di pari passo: è possibile trarne vantaggio aggiornandosi sull’evoluzione dei rischi e delle minacce. Tempo e budget devono essere allocati per valutare quale tecnologia soddisfi al meglio le proprie esigenze.
Ad esempio, l’intelligenza artificiale, il machine learning e l’analisi dei big data possono essere utilizzati per monitorare il panorama delle minacce in modo più efficiente ed efficace. Anche il dark web è stato recentemente evidenziato non solo come un mercato illecito per beni fisici e servizi, ma anche un luogo dove i dati riservati e la proprietà intellettuale sono in pericolo e possono danneggiare seriamente i brand. Il monitoraggio proattivo di quest’area del web garantisce una migliore capacità di mitigare i rischi e neutralizzare rapidamente ogni minaccia.
Le conseguenze di una strategia di protezione del brand errata possono essere disastrose: perdita di fiducia, danno alla reputazione e, naturalmente, impatto negativo sui ricavi. Sia che si lavori con gli esperti dei dipartimenti interni all’azienda, sia con specialisti della protezione del brand esterni o con entrambi, occorre assicurarsi che il proprio business e i consumatori siano protetti. Sta diventando sempre più difficile difendersi dal momento che le minacce (e la loro complessità) sono in aumento. Questo significa che è necessario il coinvolgimento e la partecipazione dell’intera organizzazione.
(Articolo di Chrissie Jamieson – Global Head of Marketing, MarkMonitor)